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Lu Ciancialone

04/07/2016
Un antico rito che rivive a Silvi ogni anno nell’ultima domenica di maggio.

Con il nome di ‘Lu Ciancialone’ viene chiamata la manifestazione più importante di Silvi che si svolge a maggio in onore del patrono San Leone. La ricorrenza ha origine assai antiche e come spesso accade somma elementi sacri e profani. Tutto ha inizio da un episodio risalente al XIV secolo, all’epoca delle invasioni dei turchi sulle coste adriatiche. Si narra che i turchi, sbarcati nel porto di Cerrano, dopo aver saccheggiato le località che si trovavano lungo la costa, si avviarono verso Silvi destinata alla stessa sorte La popolazione terrorizzata si preparava alla difesa delle proprie case, quando un giovane di nome Leone iniziò a scendere dalla collina verso il mare con una fiaccola in mano andando verso gli aggressori. Ma a questo punto iniziò ad accadere qualcosa di miracoloso: più il giovane Leone andava avanti e più la luce che emanava la fiaccola cresceva di intensità. Vedendo quel bagliore accecante i turchi credettero di avere di fronte un intero esercito e scapparono impauriti. E fu così che Silvi si salvò dal saccheggio. In ricordo di quell’evento miracoloso, ogni anno, la prima domenica di maggio a Silvi c’è la manifestazione detta ‘Lu Ciancialone’. Le settimane precedenti tutto il paese si attiva per mettere insieme una gran quantità di canne che il giorno della festa vengono portate nella piazza davanti la Chiesa di S. Salvatore. Poi le canne vengono assemblate fino a costruire un'alta torre, un tubo che può arrivare ad un'altezza di 10 metri. Issato con delle corde viene innalzato e tenuto in piedi con funi contrapposte. A questo punto un giovane sale fin sulla cima e dà fuoco al Ciancialone in ricordo della fiaccola miracolosa di Leone. Intorno all’enorme falò la gente canta e balla finché non rimane che cenere.

Ferdinando Iustini
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